TERAMO – Le strade sono disastrate. Il nubifrgio che da quasi 48 ore dsi è abbattuto sulla città e sulla provincia ha messo di nuovo a dura prova arterie di collegamento già fiaccate. La macchina della Protezione civile, coordinata dal Centro di coordinamento soccorsi allestito in prefettura, continua e ricevere richieste e segnalazioni e a dislocare forze operative sul campo per dare soluzione all’emergenza. Anche se non mancano le polemiche sull’organizzazione. Sono infatti pochi i comuni, sui 47 del Teramano, che hanno risposto all’emergenza con l’istituzione dei Coc, i Centri operativi comunali, attraverso i quali ogni sindaco, con propri tecnici e forze dell’ordine, fa fronte alle necessità di protezione civile. In montagna la situazione è critica. Mentre si cerca di ridare collegamento sul versante ascolano a Valle Castellana, la cui provinciale 49 è stata colpita dalla bellezza di 25 frane in poche ore, Pietracamela, Intermesoli e Fano Adriano sono isolate. Le strade di collegamento sono invase dai movimenti franosi che in questi casi sono stati vere e proprie valanghe di fango e pietre. Gli operatori delle squadre della Provincia stanno lavorando alacremente per ripristinare il transito sulla provinciale 43: in serata, ma soltanto per i mezzi di soccorso, dovrebbe essere aperto un varco sulla 43/A di Fano che darà la possibilità di arrivare ai residenti ormai senza contatti con il resto della provincia da oltre 24 ore. Restano alti i livelli degli invasi Enel lungo la statale 80 per L’Aquila, vale a dire Provvidenza, Campotosto e Piaganini (nella foto): in quest’ultimo caso si tiene sotto controllo un argine a rischio. Il prefetto Valter Crudo e il vicario Pierpaolo Pigliacelli, hanno convocato gli ingegneri dell’Enel per raccomandare una gestione coordinata dei pompaggi e dei rilasci d’acqua, per evitare pericolose onde di piena sul fiume Vomano già provato dal nubifragio. Sulla statale 80 ad Aprati si viaggia a una corsia unica in direzione Teramo.
Il sindaco di Crognaleto polemizza con l’assenza della Provincia al Coc. Qualche polemica arriva dal sindaco di Crognaleto, Giuseppe D’Alonzo, in queste giorni in prima linea sul campo per verificare e tentare di risolvere i problemi del suo territorio. Questa mattina alle è stato istituito il Centro coperativo comunale e il primo cittadino ha segnalato l’assenza della Provincia al tavolo di coordinamento: «Si è notata l’assenza della Provincia che pure è stata attenta nelle attività di questi giorni: per noi – ha detto D’Alonzo – non è certo un segnale di conforto». L’accesso al Borgo di Poggio Umbricchio è chiuso, a causa di un grave smottamento alle porte dell’abitato. Difficoltà a Tottea, Nerito, Aprati e a San Giorgio, a cui non si accede dal lato di Montorio per una frana sulla provinciale 42.
Restano chiuse 11 strade provinciali. Riaperta dal tardo pomeriggio la Bonifica del Salinello dopo l’interruzione all’altezza del ponte dell’A14 per la caduta di pezzi di cemento, restano al momento 11 le strade provinciali ancora vietate al traffico. Sono la 49 di Valle Castellana sul versante ascolano per un ratto di circa 13 chilometri; la 42 di San GiorgioPietracamelaCerquetoFavale a Ponzano (bivi per località Villa livieri e Palazzese); la 49/I nel tratto bivio di Chiarino all’abitato di TossiciaBefaro, prima dell’abitato; la 23/B di ValvianoSan VitoRonzano, dall’opificio Salumieri di Castel Castagna direzione Pilone; la 49/C di Valleinquina.